Ricerca e innovazione per un Europa più sostenibile

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Come la politica di ricerca e innovazione (R&I) deve adattarsi per diventare più trasformativa e realizzare un ampio concetto di sostenibilità (sociale, ambientale ed economica) guidando al contempo la competitività dell’UE.

La relazione in tema di sostenibilità

La Commissione europea ha pubblicato il 27 maggio la sua ultima relazione Science, Research and Innovation Performance, attraverso la quale analizza le prestazioni dell’Europa nel contesto globale.

 La relazione sottolinea la necessità di ricerca e innovazione (R&I) per promuovere la crescita sostenibile e inclusiva di aziende, regioni e Paesi, assicurando che nessuno rimanga indietro nella ricerca di rafforzare i sistemi di innovazione, specialmente nelle regioni meno sviluppate. Rileva inoltre l’importanza di garantire che gli europei abbiano le giuste competenze, alla luce delle nuove rivoluzioni tecnologiche, nonché il ruolo significativo della politica di R&I nel rafforzamento della produttività delle imprese, con conseguente creazione di posti di lavoro e creazione di valore, in modo sostenibile. In particolare, l’edizione 2020 del rapporto biennale presenta 11 raccomandazioni politiche per sostenere il nostro popolo, il pianeta e la prosperità.

Come risponde l’Europa alla crisi che stiamo vivendo?

Mariya Gabriel, la commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e gioventù ha dichiarato: “La ricerca e l’innovazione sostenibile sono al centro della risposta alla crisi senza precedenti che stiamo affrontando e possono contribuire in modo significativo alla ripresa economica”.

IL rapporto 2020 Science, Research and Innovation Performance, evidenzia come la ricerca e l’innovazione siano fondamentali per realizzare le transizioni ecologiche e digitali di cui l’Europa ha bisogno.

Horizon 2020  (programma di finanziamento creato dalla Commissione europea per sostenere e promuovere la ricerca nello spazio europeo ) e il futuro programma Horizon Europen (la continuazione del programma Horizon 2020)  svolgono un ruolo cruciale in questa trasformazione.

Servono maggiori sforzi

L’UE si colloca tra i principali attori della produzione scientifica e dell’eccellenza, ad esempio rappresenta in tutto il mondo il 25% delle pubblicazioni scientifiche più citate sul tema del clima e il 27% nel settore della bioeconomia. Per quanto riguarda le domande di brevetto in questi due settori, l’UE è anche all’avanguardia con il 24% in clima e il 25% in bioeconomia . Tuttavia, sono necessari maggiori sforzi per trasformare i risultati della ricerca in soluzioni commerciabili e sostenibili e per costruire un’area  di ricerca  volta ad aumentare la collaborazione tra i Paesi membri.

La R&I sta contribuendo ad affrontare le sfide globali ed è la chiave per realizzare gli SDG.

La digitalizzazione sta trasformando la R & I e il giusto mix di politiche dovrebbe:

-favorire tecnologie e soluzioni che nei prossimi anni saranno in grado di dare un contributo concreto per risolvere le grandi questioni sociali e ambientali del nostro tempo

-agevolare le competenze digitali, le abilità tecnologiche promuovendo open science 

– garantire investimenti sufficienti in infrastrutture di dati di alta qualità.

Horizon Europe, il prossimo programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE, costituirà una parte fondamentale per intensificare e guidare gli sforzi di ricerca e innovazione, attraverso il suo approccio orientato alla missione e i partenariati europei.

La via da seguire: 11 raccomandazioni politiche

Le 11 raccomandazioni politiche del rapporto The Science, Research and Innovation Performance sono state raggruppate nei seguenti  tre pilastri principali:

R&I per uno spazio sicuro e giusto per l’umanità;

R&I per la leadership globale;

R&I per impatto economico, sociale, ambientale.

Insieme,  aprono la strada alla R&I realizzando gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, integrandoli con le politiche e iniziative UE contribuiranno ad avere un’Europa equa, neutrale dal punto di vista climatico e digitale, rafforzando al contempo la competitività delle imprese e delle regioni europee.

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