Lo scopo principale delle Guida è quello di fornire alle PMI gli elementi conoscitivi, tecnici e normativi fondamentali nei temi più rilevanti per la gestione dell’azienda in tema di sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) fissando i 5 punti cardine sui quali si fonda la valutazione d’impatto: 1) della salute e della sicurezza; 2) dell’ambiente; 3) delle materie prime e dei rifiuti; 4) gli incentivi alla efficienza energetica e la sostenibilità; 5) del rischio d’impresa. In questo modo la PMI potrà effettuare una prima valutazione sulla convenienza di investire e nella sostenibilità, adottando le priorità di azione specifiche della singola impresa.
La Valutazione Iniziale d’Impatto
Per poter valutare concretamente la convenienza e l’opportunità di diventare un’impresa sostenibile, appare consigliabile che la PMI proceda ad elaborare in prima battuta (con il supporto di risorse specialistiche) un’apposita “Valutazione iniziale d’Impatto” relativa alla specifica situazione aziendale. L’obiettivo principale della Valutazione iniziale d’Impatto è quello di valutare preliminarmente le performance della PMI tenendo conto delle interazioni, più significative, esistenti tra le attività principali dell’azienda con i lavoratori, l’ambiente, il territorio e gli stakeholder. In particolare la VI dovrà contenere i dati aziendali significativi della PMI nonché i dati e le misure dei parametri tecnici disponibili per caratterizzare le suddette interazioni.
Dalla Valutazione iniziale d’Impatto al Piano Strategico e Bilancio di Sostenibilità
In definitiva sulla base delle indicazioni riportate nella Valutazione iniziale d’Impatto la PMI potrà decidere di dar corso, qualora ritenuto vantaggioso e percorribile dai diversi punti di vista, ad un Piano Strategico per la Sostenibilità e alla relativa rendicontazione attraverso un bilancio della sostenibilità. Il suddetto Piano Strategico della Sostenibilità, realizzabile dalla specifica PMI per fasi successive, dovrà essere elaborato, in funzione della tipologia dell’attività produttiva o commerciale dell’impresa . Il Piano Strategico della Sostenibilità si svilupperà attraverso una serie di passaggi che dovranno consentire ai vertici dell’azienda di individuare le attività più impattanti sulle tematiche della sostenibilità, verificare il rispetto delle disposizioni vigenti, valutare i margini di miglioramento delle performance aziendali , individuare le innovazioni applicabili ai comparti produttivi, e per finire verificare la possibilità di far accedere la PMI alle linee di finanziamento o incentivi pubblici. Come già accennato, il percorso verso la sostenibilità porterà dei benefici economi di medio e lungo periodo all’azienda, ma anche i benefici reputazionali saranno massimizzati, in modo da migliorare il rapporto con tutti gli stakeholder che con essa interagiscono. La PMI, se pur non obbligata, potrà, quindi, evidenziare gli sforzi fatti attraverso la redazione della “Dichiarazione individuale di carattere non finanziario prevista dal Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 , n. 254” ovvero un Bilancio di Sostenibilità.
La Responsabilità Sociale, i vantaggi
L’adozione del suddetto approccio dello sviluppo sostenibile nelle imprese richiede, e richiederà, sempre di più alle stesse di assumere una “responsabilità sociale”, da applicarsi agli indirizzi strategici e conseguentemente dovranno ritrovarsi nelle corrispondenti regole gestionali e operative. Si capisce quindi perché risulta molto importante, se non necessario, che le imprese adottino la “responsabilità sociale d’Impresa (Corporate Social Responsibility CSR), nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con gli stakeholder, non solo soddisfacendo pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andando oltre investendo più in capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con tutti i soggetti interessati dall’attività dell’impresa stessa . Riportandoci, all’ambito specifico della presente guida, i vantaggi e le potenzialità per le PMI che decidono di avviarsi verso il percorso della sostenibilità possono essere così sintetizzati: 1. valore per l’azienda e contemporaneamente valore per l’ambiente e le persone; 2. crea delle basi solide per un successo aziendale duraturo adottando comportamenti “socialmente responsabili”; 3. facilita l’accesso al cosiddetto finanziamento green da parte delle banche e/o da iniziative di finanziamento premiale da parte delle istituzioni pubbliche (comuni, regioni, stato e UE) o di altri operatori finanziari privati (gestori di fondi di investimento, fondazioni, associazioni, altro); 4. il binomio innovazione tecnologica e sostenibilità è, oramai, alla base della competitività di mercato e reputazionale delle imprese a medio e, soprattutto, a lungo termine; 5. genera un clima aziendale favorevole attraverso il coinvolgimento proattivo dei propri collaboratori/dipendenti sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile; 6. attraverso la redazione del bilancio di sostenibilità avere una valutazione del patrimonio aziendale più aderente alle sfide che la stessa deve affrontare. 7. Aumento della reputazione aziendale nei confronti degli investitori e stakeholder.
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