Il Pet Food Sostenibile

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“Con l’obiettivo di svincolare l’argomento “sostenibilità” dalle sole (e importantissime) tematiche ambientali o “green” e far comprendere quanto il concetto di attività sostenibile (anche al di fuori del mero esercizio d’impresa) sia molto più ampio e vasto ed abbracci (sempre di più) ogni campo della nostra vita. Proprio per questo nel precedente articolo abbiamo parlato dei concerti all’aperto ed è per questo che oggi affrontiamo il tema legato al PET FOOD”

Oggi riportiamo in breve i trend di una recente ricerca di settore rilasciata dalla World Pet Association (WPA) e dalla Pet Sustainability Coalition (PSC). Questi due enti hanno a cuore la salute, il benessere e la sostenibilità del mondo dei Pets e sono sempre attivi sulla salvaguardia di animali, habitat e metodi di produzione eco sostenibili.

Il rapporto di settore  mostra che la domanda di prodotti sostenibili per animali d’affezione è aumentata più rapidamente del previsto e la maggior parte delle aziende non è preparata.

Aumento delle aspettative di prodotti sostenibili per cani, gatti ed altri pets

Il rapporto sui Trend di Sostenibilità analizza oltre 225 risposte da parte di professionisti del settore degli animali domestici e rivela un notevole aumento della domanda di prodotti sostenibili. Vengono messe in luce anche gli sbarramenti (legislativi, comunicativi, di produzione) verso programmi sostenibili  e quali strumenti e risorse sono disponibili nel settore.

Le aspettative stanno aumentando velocemente

I dati mostrano un aumento della pressione (statale, regionale, europea, personale) sulle imprese. Viene richiesto loro di espandere la responsabilità verso le comunità e degli ambienti in cui operano. Alle grandi aziende di settore, non sempre è possibile garantire questo tipo di tutela perchè il loro tipo di produzione è altamente industrializzato. L’espansione della responsabilità aziendale significa che i marchi sono ritenuti responsabili non solo per le loro pratiche commerciali dirette, ma anche per le pratiche dei loro fornitori di livello 1, livello 2 e livello 3 (metodo di produzione degli impianti, metodi di allevamento/coltivazione e rispetto per l’ambiente, le popolazioni autoctone e le caratteristiche del territorio).

Gli attuali programmi di sostenibilità sono inefficaci

Solo il 23% dei professionisti dell’industria degli animali domestici classifica il proprio programma di sostenibilità come efficace e il 26% riferisce di non avere alcun programma di sostenibilità, nonostante la costante richiesta dei Pet Owner e dei venditori. 

È necessario supporto per creare successo

Non sorprende che questo aumento di responsabilità per le imprese stia alimentando la necessità di una maggiore istruzione per informare l’industria di ciò che ci si aspetta da loro. Questo aumenterebbe le prestazioni attuali, donando strumenti per facilitare l’implementazione e opportunità collaborative in particolare per le piccole imprese. I marchi più piccoli hanno bisogno di maggiore leva per guidare il miglioramento sistematico in aree più grandi.

Collaborare per un mondo più sostenibile

Le priorità del settore pet sono di collaborazione e fondare comunità, cooperative ed associazioni. “C’è un sacco di talento e imprenditori intelligenti che sono attivi per lavorare insieme per una causa molto importante, ” dice Marty Grosjean di Only Natural Pet. Rispetto al Sondaggio del 2015, un significativo aumento di industrie e professionisti oggi vogliono nuove opportunità di collaborazione con aziende dagli stessi principi di sostenibilità. 

Cosa è cambiato nel mondo dei Pet Owner?

Ad oggi la coscienza di massa sta cambiando. Come già capitato per il ruolo degli animali d’affezione (che fino a vent’anni fa venivano trattati e gestiti come meri animali da lavoro o da cortile), anche per la sostenibilità qualcosa si sta muovendo. Siamo più attenti a cosa acquistiamo, da chi ci riforniamo e come vengono prodotti alimenti, accessori, snack, giochi e quant’altro


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