Misurazione d’impatto: gli otto errori da evitare. Parte prima

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Nella misurazione dell’impatto ci sono errori ricorrenti da evitare. Se la misurazione vuole essere efficace devono essere evitati alcuni errori. Oggi analizziamo i primi 4

 

Primo errore. Non considerare che la misurazione ha un impatto sui comportamenti.
Non riconoscere che la misurazione ha e dovrebbe avere un impatto sui comportamenti dei soggetti interessati, inclusi gli utenti del servizio. Il fatto di valutare una misurazione, di pubblicarla o di discuterne influenza i comportamenti e determina al tempo stesso apprendimento e cambiamento. Se tale fatto viene compreso e la misurazione viene realizzata consapevolmente, può essere utilizzato per incentivare comportamenti convergenti e di sostegno (ad es. un utente del servizio che comprende meglio come utilizzarlo e quali sono i vantaggi che ne trarrà ne migliorerà l’efficacia).

Secondo errore. Incentivi perversi
La tendenza naturale ad associare la misurazione alla definizione di obiettivi, e a spingere quindi diverse parti a conseguirli, fa fortemente temere che tali parti possano essere più inclini a raggiungere l’obiettivo, a prescindere dalla realizzazione del risultato atteso. La situazione diviene particolarmente preoccupante se vi è il rischio che gli obiettivi misurati spingano l’impresa sociale a selezionare delle schiere di beneficiari a cui è più facile erogare dei servizi, raggiungendo quindi obiettivi ma realizzando risultati più scadenti (tale processo viene definito «scrematura» o «scelta selettiva»). La misurazione non dovrebbe indurre l’IS a selezionare un obiettivo per garantire che gli indicatori siano soddisfatti invece di realizzare l’impatto sociale come previsto.

Terzo errore. Manipolazione o «scommessa».
Per ogni misurazione ci sarà sempre chi cercherà di manipolare il sistema affinché gli obiettivi mostrati appaiano come raggiunti. Questo rischio è sempre presente e l’unico sistema errato è quello che ignora tale rischio e non prende alcuna misura per ostacolare o controbilanciare questo problema. Le misure adottate devono essere specifiche per l’IS e per il progetto in questione.

Quarto errore. Esito considerati come risultati o impatti.
Mentre un organismo che fornisce un servizio può essere concentrato sulla realizzazione di esito, questi non costituiscono un obiettivo di per sé, ma un modo per raggiungerlo. Sebbene possano essere utilizzati come sostituti dei risultati, possono far deviare l’attenzione dai risultati stessi.

(segue nel prossimo articolo)


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